Movimenti architettonici chiave del XX e XXI secolo

Eugenio C. – homify Eugenio C. – homify
A single-storey Courtyard House: East Dulwich , Designcubed Designcubed Terrace
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L'architettura e il design di oggi hanno i loro predecessori da dover ringraziare per il livello d'innovazione che vediamo. Come con ogni movimento, non si cancella mai totalmente ciò che è avvenuto in passato, ma si rinnova continuamente quella certa visione. Gli stili architettonici del nostro tempo, naturalmente, hanno avuto molto a che fare anche con le esigenze della società di oggi: in questa particolare linea temporale, il design e l'architettura hanno affrontato guerre, rivoluzioni industriali, nuove crescenti esigenze di questo vivere moderno, per non dimenticare l'importante attenzione verso l'ambiente.

Oggi abbiamo deciso di fare un po' di chiarezza tra gli stili più influenti nella progettazione architettonica, dal Novecento in poi, con una timeline creata attraverso i sorprendenti lavori dei nostri esperti in homify.

Modernismo

L'architettura modernista è facilmente riconoscibile per alcune caratteristiche come l'acciaio a vista e le forme geometriche semplici e pulite. Il processo di progettazione rende omaggio al motto less is more. In generale, la forma complessiva di un edificio tipico è quadrata, con una gamma di colori molto limitata. Il design interno della casa imita ciò che troviamo all'esterno: open space con poche decorazioni, ma comprensivo di arredi funzionali.

Bauhaus

Formatosi durante l'epoca modernista, lo stile Bauhaus è uno dei movimenti di architettura più conosciuti e noti della storia: un fenomeno mondiale che ha rappresentato il rifiuto dello stile borghese, incredibilmente popolare in quel momento storico. Lo stile ha accolto un design pratico, onesto e contemporaneo. 

Stile internazionale

Lo stile internazionale  ha cambiato il mondo del design in tutti gli aspetti: design industriale, graphic design fino all'arte contemporanea. Questo movimento si distingue per una tavolozza di colori tenui, open space, geometrie ed edifici che appaiono leggeri, quasi senza peso. Cemento, vetro e strutture in acciaio sono stati i materiali da costruzione favoriti, oltre alla progettazione con l'uso di prefabbricati.

Espressionismo strutturale

Nato alla fine del 1970, l'espressionismo strutturale è alla base di quest'era tecnologica. A 25 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, le fabbriche industriali sono ritornate allo studio di nuovi materiali e alla piena di produzione. Dopo aver toccato il fondo, il mondo si è preparato alla lenta risalita anche grazie ad edifici che letteralmente hanno puntato in alto, sia in quanto altezza, sia in quanto forme nuove: lo scheletro come la struttura dell'edificio, ad esempio, è stata completamente rivalutata.

Decostruttivismo

Il decostruttivismo è nato dopo l'architettura post-moderna con la nozione di decostruire il costruito. Frank Gehry è stato uno degli architetti più noti per quanto riguarda questo stile. Le caratteristiche chiave includono superfici esterne che sembrano essere modellate con le mani, piegate e distorte a dismisura: non più linee rette ma solo curve e cerchi.

Architettura sostenibile

Con le condizioni in cui versa l'ambiente, è stato senza ombra di dubbio importante, per architetti e progettisti, allinearsi verso un'architettura sostenibile. Niente più spazi per gli edifici sovradimensionati del passato, si è scelto un design sostenibile anche dal punto di vista dei consumi. I materiali sono perlopiù riutilizzati e riciclati: la discarica diventa un'opzione da non considerare! Perfino il posizionamento dell'edificio viene attentamente studiato per garantire un'illuminazione adeguata a tutte le ore del giorno. Tempi moderni, tempi d'oggi, dove il risparmio energetico è tutto, e, alla lunga, permetterà anche un risparmio economico reale. 

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